01. Il Natale: dono per molti, ma non per tutti

Ogni dicembre, milioni di persone nel mondo addobbano i loro balconi o le loro case con i loro alberi di Natale, presepi, le loro luci … e molti di questi, purtroppo, lo fanno per tradizione. Festeggiano il “compleanno” di un perfetto sconosciuto, perché se vai a vedere il loro Gesù bambino è assai diverso del Cristo delle Scritture. Si scambiano auguri, strette di mano, sorrisi. In buona coscienza fanno anche opere di beneficenza, regalano doni … ma senza riflettere su ciò che il vero Dono che ha generato questa festa significa, cioè la luce di Dio che irrompe nelle nostre tenebre; la giustizia di Dio che cancella il nostro peccato, donandoci la vita eterna di Dio che spazza via la nostra condanna a morte eterna in virtù del nostro peccato. La nuda e cruda realtà che ignoriamo o vogliamo ignorare è che, alla fine dei nostri giorni terreni, scopriremo che il Natale è stato il dono di Dio ricevuto da molti, ma non da tutti quelli che l’han festeggiato.

I versi odierni ci attestano che Dio ha fatto un Dono al mondo, un Dono che forse ha disatteso i desideri di tanti. C’è chi avrebbe voluto che questo Dio invisibile avesse donato cibo per tutti, per eliminare la fame dal mando. Qualcun altro avrebbe desiderato la pace e l’eliminazione di tutte le guerre. Altri, ricchezze e l’eliminazione della povertà. Dio invece ha dato Suo Figlio, l’agnello senza peccato venuto “per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti” (Mc 10:45) rendendo giusti davanti a [Dio] un gran numero di uomini [e donne], perché si è addossato i loro peccati” (Isa 53:11). Dunque, in 3 punti oggi vedremo come Isaia ci parla di ciò che Dio ha promesso e compiuto per il Suo popolo, ossia:

1.    La liberazione dalle tenebre (8:23 e 9:3)
2.    La concessione della luce (9:1 e 9:4)
3.    Il dono del Figlio (9:2 e 9:5-6)

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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