14. La bellezza dell’amorevole guida
Esser ricolmi di Spirito o saturi della Parola (v.18) è la condizione indispensabile affinché un credente possa praticare il comando della reciproca sottomissione nelle varie relazioni sociali di cui Paolo parla nel cap 5 e 6, tra mariti e mogli, tra genitori e figli, e tra schiavi o lavoratori e padroni: “…siate ricolmi di Spirito,” affinché vi possiate… 21 sottomettere gli uni agli altri nel timore di Cristo.”
Al v. 22 Paolo comincia con l’applicare il principio della reciproca sottomissione nell’istituzione divina del matrimonio, essendo la coppia il nucleo più elementare non solo della famiglia, ma anche della chiesa, e della società. Non è certo una regola matematica, ma è risaputo che un sano matrimonio solitamente genera una sana famiglia. Tanti sani matrimoni generano famiglie sane che contribuiscono a loro volta ad avere chiese più stabili e forti.
Paolo, dunque, ci dice che per mantenere unito e sano un matrimonio, nonostante il matrimonio stesso è l’unione tra due peccatori, esso per non deragliare sotto il peso del peccato deve viaggiare su due specifici binari: sottomissione e amorevole autorità.
A colpo d’occhio si vede subito che Paolo scrive ai mariti il triplo dei versi rispetto alle mogli. Infatti, per ben tre volte l’apostolo comanda ai mariti di amare le loro mogli (vv. 25, 28, 33). Dunque, oggi vedremo il comando rivolto ai mariti di:
1. Amare la moglie come Cristo ama la chiesa
2. Amare la moglie come se stessi
3. Implicazioni dell’amorevole sottomissione e guida nel matrimonio