12. Bada a come cammini

Se un genitore rivolgendosi al proprio figlio dicesse, “mi raccomando, bada bene a come cammini!” probabilmente non penseresti che gli sta chiedendo di prestare attenzione al suo modo di deambulare, ma… capiresti subito che il genitore sta usando un comune modo di dire per esortare il figlio a comportarsi degnamente nella sua vita quotidiana.

In tutta l’epistola Paolo usa il modo di dire Ebraico del “camminare degnamente” per esortare i credenti a comportarsi da figli di Dio. Il nostro cammino o comportamento cristiano, egli scrive, non deve più esser in accordo al nostro vecchio uomo, né tantomeno secondo come il mondo cammina (4:17). Invece deve esser degno della chiamata di Dio, camminando “nell’amore” e come “figli di luce” (4:1 e 5:1, 8).

E tu, come consideri e curi il tuo camminare?

Soffermandoci gli imperativi di questi versi odierni, vediamo come Paolo esorta gli Efesini e tutti noi a:

1.    Camminare sapientemente (vv. 15-16)
2.    Camminare intelligentemente (v. 17)
3.    Camminare spiritualmente (vv. 18-21)

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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