07. Esortazione all’unità nella diversità

Ci sono ben poche cose più tragiche, dolorose e destabilizzanti di una famiglia disunita, rissosa o divisa. L'aria che si respira in una famiglia disunita sicuramente reca sofferenza, angoscia e strascichi dolorosi che uno si porterà dietro per sempre. Chi dal di fuori guarda ad una famiglia divisa e rissosa certamente non la vede come un modello da seguire, anzi prova pietà, dispiacere, e a volte anche derisione, pensando, “Io? Io non vorrei mai vivere e crescere in un clima familiare come quello.”

E tu, cresceresti in una chiesa rissosa? Introdurresti i tuoi cari o i tuoi amici in una chiesa dove l’unità dello Spirito anziché esser onorata dal vincolo dell’amore è maltrattata dal vincolo dell’odio?

Per scongiurare questo, Paolo esorta i credenti a vivere nell’unità nonostante la diversità, unità che è radicata sempre e solamente in ciò che Dio è ed ha fatto per gli eletti. Infatti, dal testo odierno vengono fuori due realtà:

1.     L'esortazione di Paolo (vv. 1-3)
a.  Camminare nell’umiltà
b.  Camminare nella gentilezza
c.  Camminare nella pazienza
2.     Il fondamento dell’esortazione di Paolo (vv. 4-6)  

Rev. Vincenzo Coluccia

Dopo aver lavorato per dieci anni nell’ambito dell’ingegneria strutturale, Vincenzo si è laureato in teologia presso il Westminster Seminary California. Ora è un ministro di culto ordinato presso la Chiesa Presbiteriana in America (PCA) incaricato dal Presbiterio della Costa Meridionale della California di fondare una chiesa presbiteriana nel capoluogo Salentino attraverso la Mission to the World (MTW), l'agenzia missionaria della PCA, per cui lavora insieme alla moglie Judit dal 2020. Attualmente, Vincenzo è pastore della Chiesa Presbiteriana di Lecce, città in cui vive assieme alla moglie Judit, la figlia Abigail e il figlio Samuel.

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