04. Il significato della risurrezione di Cristo
Testo: Matteo 27:62-28:15
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Quando vai al supermercato e passi in cassa tutto il tuo carrello, solo dopo che esce la scritta sul POS “transazione accettata” quella merce risulta acquistata, e diventa tua.
Anche se il paragone non tiene, può forse dare l’idea. Se nella sua morte Cristo ha pagato per la nostra colpa e per riscattarci, è soltanto con la Sua risurrezione la domenica mattina che viene annunciato al mondo che il Padre ha “accettato la transazione” del Figlio, e annullando la Sua morte fisica, ha dichiarato il nostro Sommo Sacerdote esser “il Giusto che rende giusti molti peccatori” e, dunque, la Sua risurrezione è divenuta la “ricevuta divina” della tua personale salvezza. Ecco perché la chiesa si è sempre riunita per adorare Dio di domenica, per l’importanza che la risurrezione ha nell’opera redentiva.
Oggi vedremo come, proprio grazie alla risurrezione fisica di Cristo, Egli ha annientato e fatto pubblico spettacolo della tirannia della morte che dopo 3 giorni e 3 notti non ha potuto ritenere nella tomba il corpo del Principe della vita. E vedremo che, quando Cristo ritornerà, la stessa morte da Lui sconfitta dovrà rilasciare per la vita eterna anche i corpi di coloro che hanno creduto nel Cristo risorto, che hanno confidato nel Suo pagamento completo, totale, ed eterno a Dio Padre, per il perdono di tutti i nostri peccati!
E vedremo tutto questo soffermandoci proprio attorno al significato della risurrezione, considerando assieme che
1. La risurrezione è l’inconfutabile opera salvifica divina
2. La risurrezione è ricevuta solo per rivelazione divina
3. La risurrezione è la condivisione della gloria divina