Chiesa Pietra Vivente

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40. La luce di Cristo e l’oscurità del nostro peccato

Testo: Giovanni 13:18-30

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Giovanni 13:18-30 | La luce di Cristo e l’oscurità del nostro peccato Rev. Vincenzo Coluccia

Il tradimento di Giuda non solo ci dà una comprensione più profonda della gloria di Cristo ma ci porta a vedere meglio le profondità del peccato umano. Quando Giuda lascia la sala e Giovanni afferma (13.30), “ed era notte”, l’evangelista intende molto più del fatto che fuori era buio. È sempre notte quando una persona rifiuta l'amore di Dio e precipita nell'oscurità dell'eternità senza Dio. Ma quella fu la “notte più buia” di sempre perché il “figlio della perdizione” tradì l'immacolato Figlio di Dio consegnandolo nelle mani dei malvagi! Tuttavia, nella sua saggia prescienza, Dio ha preordinato anche quel terribile tradimento, e se vogliamo, il tradimento di Giuda è come il velluto nero che fa risaltare e sopra cui risplende ancora più il prezioso diamante della gloria di Cristo.

Nello specifico, in questi versi vedremo:

1.      La radiosa luce della gloria di Cristo
2. La terribile oscurità del peccato umano