04. Il Secondo Avvento: La consolazione dei credenti
Testo: 1 Tessalonicesi 4:13-18
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La realtà che la Bibbia ci pone dinnanzi è che da quando siamo nati è come se fossimo inconsciamente saliti su un treno, il cosiddetto “treno-tempo” il quale, secondo dopo secondo, tappa dopo tappa, ci sta conducendo sempre più vicino verso un evento e una destinazione ben precisa. Se la nostra nascita è la posizione iniziale di questo nostro percorso terreno, quale sarà la nostra destinazione finale? Molti magari penseranno: “la morte!” In realtà, no! La morte non è la fine, ma è solo una fermata intermedia da cui passerà il nostro “treno-tempo,” e in quella fermata noi lasceremo temporaneamente un “bagaglio molto importante,” il nostro corpo, ma la nostra anima continuerà ad esser condotta alla destinazione ben precisa, verso cui tutti noi, credenti e non credenti, stiamo andando, la quale destinazione finale è proprio l’ultimo atto dell’esaltazione di Cristo, la Sua Seconda Venuta.
Si, l’umanità intera viaggia su questa sorta di “treno-tempo comune” che inesorabilmente, secondo dopo secondo, ci sta portando all’ultimo atto che sarà girato sul palcoscenico di questa diroccato di questa epoca malvagia e di questa creazione decaduta: tale atto è appunto il (1) ritorno del Re dei re esaltato in gloria che torna per (2) risuscitare, incontrare nell’aria, e (3) giudicare tutti gli uomini in quel terribile atto finale che dai profeti è stato chiamato come il “grande e temibile Giorno del Signore.” Ecco dove tutti noi ci stiamo dirigendo e convergendo.
Negli ultimi sermoni abbiamo considerato quanto importanti siano per noi la risurrezione, l’ascensione e la sessione di Cristo. Quest’oggi chiuderemo questa miniserie sull’esaltazione del nostro Signore trattando il
1. Il Secondo Avvento di Cristo
2. La risurrezione generale dei morti
3. Il Giudizio universale delle nazioni
4. Alcune implicazioni pratiche