03. Salvezza mediante la sola fede in Cristo
Testo: Romani 3:21-4:5
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La grazia di Dio ci investe compungendoci di peccato, giustizia e giudizio e ci rigeneradonandoci una nuova vita spirituale. E poi? Basta così? Ma com’è che noi peccatori rigenerati ci appropriamo della beata salvezza eterna offertaci da Dio? Nei versi appena letti Paolo ce lo spiega: non certo attraverso l’osservanza della legge di Dio né attraverso alcuna opera meritoria, ma soltanto mediante la legge della fede (v. 27), cioè la fede salvifica riposta nella sola opera e persona di Gesù Cristo.
Molte persone, soggiogate anche dalle errate dottrine cattolico romane presumono che, cercando di vivere una vita buona, abbiano fatto tutto il necessario per arrivare in paradiso: “se io faccio il mio, Dio non mi negherà la sua grazia!” Facendo così esse ripongono la loro fiducia nelle loro buone opere compiute per soddisfare la legge e la giustizia di Dio.
Ma questa è una speranza vana. La legge di Dio richiede la perfezione. Poiché non siamo perfetti, ci manca la bontà necessaria per entrare in paradiso. Quindi la salvezza non può mai essere raggiunta cercando di vivere una vita buona. Ma dobbiamo riceverla solo per la fede nella giustizia di Dio (quella mal compresa e inizialmente tanto odiata da Lutero), cioè noi peccatori dobbiamo credere nel libero e sovrano atto della grazia di Dio attraverso cui Egli ci condona tutti i nostri peccati e ci accetta come giusti nel Suo cospetto, a causa della sola giustizia di Cristo che ci è imputata, ma tutto questo lo riceviamo per sola fede e per zero opere.
In questo sermone vedremo che:
1. La fede salvifica è l’opera di Dio in noi
2. La fede salvifica riceve l’opera e la persona di Cristo
3. La fede salvifica è seguita dalle nostre opere