Chiesa Pietra Vivente

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21. Resisti pregando (4)

Testo: Efesini 6:18-24

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Efesini 6:18-24 | Resisti pregando (4) Rev. Vincenzo Coluccia

Perché mai subito dopo aver esortato la chiesa a vestire costantemente la completa armatura di Dio per resistere e stare in piedi nel proprio giorno malvagio, Paolo, esorta i credenti di Efeso a pregare “in ogni tempo, per mezzo dello Spirito” (v.18)? Quale è la connessione che dobbiamo leggere tra l’armatura di Dio e la nostra preghiera?

Alcuni hanno suggerito che la preghiera in sé pe se sia il settimo e culminante elemento dell’armatura divina. Probabilmente non è così. Se ricordate, ognuno dei sei elementi dell’armatura rappresenta sia il carattere di Dio che la finita e salvifica opera che Cristo stesso ha compiuto per noi. La connessione sta nel fatto che la preghiera deve invece essere quella perseverante attitudine che in battaglia testimonia circa la nostra costantedipendenza dal Dio che ci ha fornito l’armatura affinché in Lui stiamo saldi.

La preghiera, è quel mezzo ordinario della grazia, o se vogliamo, quel telefono, o quella linea di comunicazione che Dio ci ha concesso per ricevere mediante il Suo Spirito e la Sua Parola ogni istruzione/direzione per muoverci non nella nostra, ma nella Sua volontà, mentre giornalmente battagliamo nella nostra trincea, sia come chiesa che come singoli credenti, combattendo con efficacia e non allo sbaraglio la nostra doppia battaglia contro Satana e contro la nostra natura di peccato.

Nella preghiera noi non facciamo altro che stracciare la nostra agenda personale, rinunciando alla nostra fallace volontà per ricevere invece l’agenda di Dio e la sua perfetta volontà. Per questo negli ultimi versi di questa epistola, Paolo esorta gli Efesini e tutti noi a perseverare nella preghiera al fine di resistere e compiere quel che in risposta al vangelo ci vien chiesto di compiere, mostrandoci:

1.    Quando pregare
2.    Come pregare
3.    Per chi pregare per poi salutare la chiesa con
4.    La benedizione di Cristo sul suo popolo